La Serie A 2019/20 inizia con un elevato numero calci di rigore assegnati dai direttori di gara. 24 penalty fischiati tra la 1a e la 5a giornata, in pratica una media di circa 5 tiri dal dischetto concessi ad ogni turno. In queste giornate esaminate, soltanto 3 tiri dagli 11 metri non si sono tramutati in rete, un fattore che si traduce così in una percentuale di realizzazione piuttosto alta e pari al 87,5%.

I primi 3 errori stagionali sono stati registrati rispettivamente da Samuel Di Carmine dell’Hellas Verona (conclusione terminata sul palo), Nicola Sansone del Bologna (“cucchiaio” terminato sulla traversa) e Roberto Inglese del Parma. A sventare queste conclusioni sono stati Gianluigi Buffon della Juventus (nel corso della sua unica presenza stagionale sinora), Ionut Radu del Genoa ed Andrea Consigli del Sassuolo (l’unico portiere ad aver effettivamente compiuto una parata ed al suo 17° salvataggio in assoluto in Serie A).

Tra i numerosissimi marcatori troviamo in vetta solitario Marco Mancosu del Lecce a quota 3 rigori realizzati. Inseguono a 2 centri i vari Erick Pulgar della Fiorentina, Domenico Criscito del Genoa, Krzysztof Piatek del Milan e Nicola Sansone del Bologna (quest’ultimo, come già visto, con anche un errore a referto).

Per quanto riguarda gli estremi difensori, ad aver incassato il maggior numero di gol dagli 11 metri troviamo Marco Silvestri dell’Hellas Verona ed Etrit Berisha della Spal, i quali hanno raggiunto già quota 3 penalty subiti. Inseguono a quota 2 Pau Lopez della Roma, Gabriel del Lecce e Ionut Radu del Genoa (per il rumeno anche un salvataggio a suo favore).

Passando invece ai casi decisi dalla VAR, lo strumento tecnologico si è rivelato decisivo in 6 occasioni tra la 1a e la 5a giornata. A beneficiarne sono state in una occasione Fiorentina, Brescia, Lazio, Napoli, Lecce e Parma. Decisioni a sfavore in 2 circostanze, invece, per il Napoli. Per ognuna di queste squadre è stato concesso il penalty soltanto dopo l’esame delle prove televisive e la successiva comunicazione dell’avvenuta scorrettezza all’arbitro centrale, il quale si è poi avvalso di verificare l’accaduto portandosi a bordo campo per la visione delle immagini.